"Il primo giardino che mi torna in mente è quello della mia infanzia, Villa Lante. Mi ricordo di tanto verde, un prato dove raccoglievo sempre i fiori e appena si entrava c’era una grande fontana.
La cosa che mi piaceva di più è che nei giorni di pulizia di questa fontana, togliendo l’acqua, potevo scavalcare e salire in groppa al cavallo alato che buttava acqua. Molte volte ci piaceva parlare e andare a vedere la casa del Duca Lante con i suoi meravigliosi e curati giardini. C’erano strade per passeggiare sotto gli alberi e tanto spazio per sfogarsi.
Ripensandoci, provo un senso di soddisfazione. La prima emozione è la felicità, la serenità che si provava nel chiudere gli occhi e ascoltare il fruscio delle foglie e il rumore delle fontane; sono emozioni che ti rimangono impresse nella mente. Ma purtroppo c'è anche la malinconia di quei posti così magici.
Difficile dire cosa rappresenta per me il giardino,.. sicuramente lo sfogo dei giovani, i tempi spensierati, ma soprattutto l’amore perché lì facevo le prime passeggiate col nonno".
E il nonno che ascolta:
Non mi sembra vero di essere stato giovane, Con poco eri felice. Tutta un'altra vita.
~Ilaria Fanelli~
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