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Liceo M. Buratti di Viterbo e Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari
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Il metodo adottato per realizzare questa esperienza riporta alla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, partner scelto dal Liceo “Buratti” per la realizzazione del progetto formativo PCTO “Il verde della mia vita: esperienze di scrittura autobiografica e biografica” rivolto alla classe III A (21 alunni, 5 ragazzi e 16 ragazze).
Il percorso complessivo del progetto è stato programmato tra gennaio e febbraio 2021 in sei incontri di tre ore ciascuno, di cui quattro on-line e due in presenza, svolti rispettivamente in aula e sul sentiero che conduce al Monte Palanzana (esperienze di scritture in cammino nella natura, Viterbo, 7 giugno 2021). Tutte le attività sono state programmate e realizzate d’intesa con il tutor interno, professoressa Claudia Palazzetti. Nel mio ruolo di tutor esterno, ponendo sullo sfondo una progressiva esplorazione delle coordinate relative al canone autobiografico, ho invitato i giovani a riflettere sul proprio personale rapporto con la natura, sollecitandoli attraverso letture di brani scelti ed esercizi di scrittura da condividere nel gruppo. Dalle esperienze di ascolto e di incontro con se stessi (tre incontri), spesso risultate fonte di grande e inatteso stupore, la classe è stata guidata verso la dimensione sociale della memoria: dall’io al tu e al noi, quindi; dal “raccontarsi” al “raccontare” le storie di vita dei nonni e dei conoscenti che hanno accettato di offrire le proprie testimonianze.
Ascolto, attenzione, rispetto di ogni sensibilità, e gratitudine, sono stati i criteri-guida indicati ai giovani biografi per consentire loro di mettersi efficacemente alla ricerca di storie da salvare, vale a dire gli stessi criteri che erano stati invitati a seguire nelle personali scritture di sé. È solo con la propria personale esperienza di scrittura autobiografica, infatti, che è possibile acquisire la consapevolezza della corretta postura interiore richiesta al raccoglitore e redattore delle storie altrui.
Definite alcune domande utili a far sbocciare le narrazioni, la classe si è messa all’opera progettando gli incontri con i narratori. I testi elaborati sono stati poi condivisi e discussi nell’ambito di un ulteriore lavoro di gruppo svolto secondo le indicazioni redazionali precedentemente fornite, sotto la supervisione della tutor interna.
Come ultimo e fondamentale atto, prima della pubblicazione dei frammenti narrativi selezionati per il sito, si è proceduto alla cosiddetta “restituzione” delle scritture ai singoli narratori, momento molto emozionante per chi sente raccontare la propria storia da un altro, ma anche per chi a quella storia si è dedicato con impegno e spirito di servizio.
Gli indubbi risultati ottenuti con questa esperienza possono essere valutati semplicemente scorrendo le pagine di questo sito. Grato alle ragazze, ai ragazzi e alla professoressa Palazzetti, per quanto mi concerne, ritengo che gli obiettivi previsti dal progetto siano stati pienamente raggiunti.
Roberto Scanarotti
Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari
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METODO
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