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Anna, 79. INFANZIA E GUERRA


 

Non ho molti ricordi di un giardino nella prima infanzia. Sono nata a Roma nel 1942, durante la guerra, e fortunatamente la mia mente non ricorda quel periodo buio della storia. Ma erano rare le passeggiate o le giornate al parco e quando con mia madre e mia sorella andavamo al giardino, non era esattamente un momento per fare amicizia e svagarsi, ma solo un’occasione per respirare un’aria più serena e pulita. Con l’adolescenza il giardino, anche se non ne ho avuto uno proprio mio, era il luogo con cui divertirsi con gli amici, confrontarsi e raccogliere pensieri.

Nell’età adulta e con l’avanzare del tempo la società è cambiata, ho visto come il giardino è diventato un luogo in cui riflettere, e soprattutto per i più giovani il verde della città è un luogo per liberare la fantasia. L'ho sperimentato tante volte con i miei figli e poi con i miei nipoti.


~Anna Del Canuto~

 
 

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