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Vittorio, 72. TEMPO


 

Il giardino è qualcosa che mi rappresenta, è la parte migliore di me e da quel che posso ricordare il verde è sempre stata una presenza costante nel mio cammino di vita, già da quando ero piccolo e aiutavo i miei genitori con la campagna e gli animali,. Invece oggi ho il piacere di avere un mio giardino.

Da piccolo andavo a scuola a piedi e ogni giorno mi sembra di sentirlo ancora, il profumo del verde e il suo colore che mutava in ogni stagione e spesso, soprattutto in primavera ed estate, prendevo dalle campagne vicine qualche frutto per fare merenda.

Oggi, guardando il mio giardino mi viene ancora in mente la mia infanzia e adolescenza, che erano tempi spensierati e felici. Invece guardo voi giovani ed è come se non aveste tempo e spesso anticipate il tempo per averne di più in futuro.

Ho sempre ritenuto il giardino e i paesaggi più belli quasi terapeutici per il mio spirito, infatti guardare la natura mi trasmette e mi trasmetteva un senso di libertà, indipendenza, spensieratezza, benessere, che spesso mi porta a ricordare i tempi passati.

Nel tempo il giardino mi ha reso un autodidatta; ho appreso l’arte del giardinaggio che, oltre ad essere terapeutica, mi permette di trarre un vantaggio dalla natura e creare un rapporto di scambio reciproco.

Se dovessi pensare ad una vita senza il verde e la natura, non saprei come immaginarla. Non potrei mai nella mia vita separarmi dal mio giardino perché è parte di me, non mi impone regole o obblighi, è come fosse un mondo che mi appartiene, che definisco “mio”.


~Anna Del Canuto~

 
 

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